I FONDI STRUTTURALI E DI INVESTIMENTO EUROPEI (FONDI SIE)

L’UE si impegna a creare un numero maggiore di posti di lavoro migliori e una società socialmente inclusiva. Tali obiettivi sono al centro della strategia Europa 2020. I fondi SIE hanno lo scopo di fornire un supporto al conseguimento di tale strategia, oltre che alle missioni specifici che di ciascun fondo, compresa la coesione economica, sociale e territoriale.

Esiste ora un unico gruppo di norme che disciplina i cinque Fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE). La finalità di tali norme è stabilire un chiaro collegamento con la strategia Europa 2020 per generare una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nell’UE, migliorare il coordinamento, garantire un’attuazione coerente e rendere l’accesso ai fondi SIE il più diretto possibile per i soggetti che possono usufruirne.

Il periodo di programmazione 2014-2020 ha introdotto un nuovo quadro legislativo per questi cinque fondi che rientrano nella sfera della politica di coesione, della politica agricola comune e della politica comune della pesca.

 

I cinque fondi SIE sono:

il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR);

il Fondo sociale europeo (FSE);

il Fondo di coesione;

il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);

il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).

 

• i fondi strutturali: il FESR e l’FSE;

• i fondi: i tre fondi della politica di coesione: il FESR, l’FSE e il Fondo di coesione;

 

OBIETTIVI DELLA STRATEGIA EUROPA 2020 OBIETTIVI TEMATICI

Crescita intelligente

1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione;

2. Migliorare l’accesso alle TIC, nonché l’impiego e la qualità delle medesime;

3. Promuovere la competitività delle PMI, del settore agricolo (per il FEASR) e del settore della pesca e dell’acquacoltura (per il FEAMP);

Crescita sostenibile

1. Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori;

2. Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi;

3. Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse;

4. Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete;

Crescita inclusiva

1. Promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori;

2. Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione;

3. Investire nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l’apprendimento permanente;

4. Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un’amministrazione pubblica efficiente.

FESR Fondo europeo di sviluppo regionale

Il ruolo del FESR è rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale intervenendo sui principali squilibri presenti nell’Unione. I finanziamenti prioritari sono destinati a ricerca, TIC, PMI ed economia a basse emissioni di carbonio. Le infrastrutture continuano ad avere un certo peso, soprattutto nelle regioni meno sviluppate.

Concentrazione tematica

1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione.

2.Migliorare l’accesso alle TIC, nonché l’impiego e la qualità.

3. Promuovere la competitività delle PMI, del settore agricolo (per il FEASR) e del settore della pesca e dell’acquacoltura (per il FEAMP).

4. Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori.

Particolari aspetti territoriali

Sviluppo urbano, aree che presentano svantaggi naturali o demografi ci, regioni settentrionali con una densità abitativa molto bassa e regioni ultraperiferiche.

azioni integrate per uno sviluppo urbano sostenibile.

 

FSE  FONDO SOCIALE EUROPEO

L’FSE offre sostegno agli Stati membri per la realizzazione delle priorità e dei principali obiettivi della strategia dell’Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e per affrontare le sfide specifiche di ciascun paese in relazione a tale strategia.

  • A tal fine, l’FSE promuove:

  • elevati livelli di occupazione e di qualità dei posti di lavoro;

  • un migliore accesso al mercato del lavoro;

  • la mobilità geografica e occupazionale dei lavoratori;

  • l’adattamento dei lavoratori ai cambiamenti industriali e ai cambiamenti del sistema produttivo necessari per uno sviluppo sostenibile;

  • un livello elevato di istruzione e formazione per tutti;

  • il passaggio dall’istruzione all’occupazione per i giovani;

  • la lotta alla povertà;

  • l’inclusione sociale;

  • l’uguaglianza di genere, la non discriminazione e le pari opportunità;

  • l’attuazione delle riforme, in particolare nel settore dell’occupazione, dell’istruzione, della formazione e delle politiche sociali.

 

FONDO DI COESIONE

Il Fondo di coesione si propone di rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale dell’Unione nell’interesse della promozione di uno sviluppo sostenibile.

Ambito e priorità di investimento

Investimenti a carattere ambientale, anche nei settori correlati allo sviluppo sostenibile e all’energia che offrono benefici ambientali, e nei trasporti.

Supportano gli obiettivi tematici

  • favorire il passaggio a un’economia a bassa emissione di carbonio in tutti i settori;

  • promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la gestione e la prevenzione dei rischi;

  • preservare e proteggere l’ambiente e promuovere l’efficienza delle risorse;

  • promuovere il trasporto sostenibile ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete;

  • potenziare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e dei soggetti interessati e l’efficienza delle pubbliche amministrazioni.

FEAMP IL FONDO EUROPEO PER GLI AFFARI MARITTIMI E LA PESCA

Supporta le politiche per gli affari marittimi e la pesca al fine di contribuire al conseguimento dei seguenti obiettivi:

  • promuovere una pesca e un’acquacoltura competitive, sostenibili sotto il profilo ambientale, redditizie sul piano economico e socialmente responsabili;

  • favorire l’implementazione della politica comune della pesca (PCP);

  • promuovere uno sviluppo territoriale equilibrato e inclusivo delle zone di pesca e acquacoltura;

  • favorire lo sviluppo e l’attuazione della politica marittima integrata (PMI) dell’Unione in modo complementare rispetto alla politica di coesione e alla PCP.

 

FEASR  FONDO EUROPEO AGRICOLO PER LO SVILUPPO RURALE

Il FEASR contribuisce alla realizzazione della strategia Europa 2020 promuovendo lo sviluppo rurale sostenibile nell’insieme dell’Unione in via complementare agli altri strumenti della PAC, della politica di coesione e della politica comune della pesca.

Esso contribuisce allo sviluppo di un settore agricolo dell’Unione caratterizzato da un maggiore equilibrio territoriale e ambientale nonché più rispettoso del clima, resiliente, competitivo e innovativo.

  • obiettivi strategici a lungo termine:

  • stimolare la competitività del settore agricolo;

  • garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e l’azione per il clima;

  • realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali, compresi la creazione e il mantenimento di posti di lavoro.

 

Tale politica continuerà a essere attuata attraverso programmi di sviluppo rurale (PSR) nazionali e/o regionali settennali.

In linea di principio, i PSR devono basarsi su almeno quattro delle sei priorità europee comuni:

• promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali;

• potenziare in tutte le regioni la redditività delle aziende agricole e la competitività dell’agricoltura in tutte le sue forme e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste;

• promuovere l’organizzazione della filiera alimentare, comprese la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo;

• preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura;

• incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale;

• adoperarsi per l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali

(CTE), COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA:

La Cooperazione territoriale europea detta anche Interreg, fornisce una struttura per la realizzazione di azioni comuni e lo scambio di politiche tra attori nazionali, regionali e locali dei diversi Stati membri volte a individuare soluzioni comuni a problemi condivisi.

L’iniziativa Interreg è finanziata dal FESR.

1. Ammissibilità

• Cooperazione transfrontaliera: sono ammissibili le regioni NUTS 3 situate lungo le frontiere terrestri interne e alcune frontiere terrestri esterne. Per essere considerate ammissibili, le regioni dell’Unione situate lungo le frontiere marittime devono essere separate da una distanza massima di 150 km.

• La cooperazione transnazionale si estende a territori transnazionali più ampi che includono partner nazionali, regionali e locali e interessa anche la cooperazione transfrontaliera marittima nei casi non trattati dalla cooperazione transfrontaliera, al fine di conseguire una maggiore integrazione territoriale di tali territori.

 

La cooperazione interregionale opera a livello di tutta l’Europa, interessando tutti e 28 gli Stati membri dell’UE e alcuni paesi non UE. Incoraggia e facilita lo scambio di esperienze tra le regioni in relazione agli obiettivi tematici e allo sviluppo urbano, compresi i collegamenti tra ambiente urbano e rurale. La cooperazione internazionale mostra quali regioni ottengono risultati validi, a vantaggio delle regioni in cui continuano gli investimenti, e promuove gli scambi tra ricercatori e istituti di ricerca sia nelle regioni sviluppate che in quelle meno sviluppate.

 

Obiettivi fondamentali:

• Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione, che costituiscono un obiettivo comune a tutte e tre le categorie di regioni, ossia alle regioni meno sviluppate, di transizione e più sviluppate (supportate dal FESR, dall’FSE e dal Fondo di coesione);

• Cooperazione territoriale europea, che dovrà essere supportata dal FESR.

 

Per quanto riguarda il FEASR, la riforma della politica agricola comune ha definito tre obiettivi:

• stimolare la competitività del settore agricolo;

• garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e l’azione per il clima (comprese l’erogazione di beni pubblici nelle aree rurali e la conservazione dei paesaggi europei);

• realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali, compresi la creazione e il mantenimento di posti di lavoro. I