Angolo di Rifrazione di Massimo Berretta 
Angolo di Rifrazione – dal 16 al 30 ottobre

Mostra Fotografica di Massimo Berretta
Inaugurazione mercoledì 16 ottobre a Millepiani

Programma
ore 18.00 apertura e conferenza
ore 19.30 cocktail

Questo lavoro in realtà è composto da due percorsi paralleli che, attraverso la “visione” di Roma, seguono un itinerario unico e raccontano la città con un unico ed obliquo linguaggio. Il lavoro parte da una ricerca sulla composizione classica dell’immagine, e si sviluppa inizialmente con un linguaggio nel quale il rapporto con la città si esplica attraverso una cartografia di luoghi che rimettono in circolo non solo le visioni ma anche i sapori di un’aria di Roma spesso ignorata dai Luoghi comuni della città.
Ecco allora che nelle foto di Berretta appaiono, come semplice affioramento dal fondo della superficie, l’icona dei monumenti, lo spazio della campagna romana, il fascino del mare come confine ultimo di una città trasversale ed affascinante.
Le foto di questa, che possiamo considerare come la prima parte di un viaggio, hanno il fascino delle apparizioni, quasi un “introibo” all’enigma della doppia realtà, del doppio sguardo che sempre dovrebbe abitare nell’animo di chi si pone davanti ad una scenografia di eventi, non solo per osservarli ma per viverli.
Nella seconda parte della mostra, si accentua il rapporto con lo sguardo “altro”, e l’ambiguità tra reale e immaginario passa attraverso la fantasia della rifrazione. Superficie d’acqua, acqua come elemento madre dello spirito della città. Le piazze attraverso i suoi simboli, rappresentati dalle fontane storiche, si presentano non come rappresentazione ma come incursione nel fondo della materia.
Il luogo comune è capovolto e reso originale da una ripresa effettuata da un angolo di rifrazione, una direzione metafisica dello sguardo, dentro la materia, oltre la materia.
Città ed acqua sono la coppia dialettica di questo lavoro di Berretta.
Avvicinamento progressivo alla città e nello stesso tempo slittamento di codice, che inducono a continui aggiustamenti di percezione.
Spesso la fotografia cerca di imbrigliare il reale in una immagine simbolo, costruita secondo stereotipi estetici, usati ed abusati. Al contrario in questo lavoro Berretta opera su una visione obliqua, dove è lo sguardo a liberare la realtà dagli angusti limiti dei canoni estetici.
Amante della ricerca del quotidiano, Berretta ci fa intuire quanto sia illusoria la nostra fiducia in una trasparenza immediata del guardare, perché ogni immagine si colloca sempre all’interno di una storia altra, costruita su inaspettati sintagmi fotografici. Così l’attenzione viene rivolta ai tempi lunghi della percezione, gli unici capaci di mettere in moto la riflessione attraverso lo sguardo.

Claudio Romanelli

Massimo Berretta vive e lavora a Roma.
Inizia giovanissimo a dedicarsi alle forme espressive della fotografia e delle arti grafiche, in special modo alla fotografia di architettura, industriale e di documentazione tecnica dei beni culturali.
Collabora con vari artisti italiani e giapponesi per la documentazione delle loro opere, ed è fotografo per il Satiro Danzante di Mazara del Vallo durante l’Expo di Aichi in Giappone nel 2005.
Collabora attivamente con l’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia di Roma dove ha partecipato alla realizzazione di varie pubblicazioni.

Mostre fotografiche
2013 – Islanda (Garbatella Mondo Tour – Festa per la Cultura)
2012 – Nimi XIV Festival del Giappone (Leopolda – Firenze)
2012 – Angolo di rifrazone ( Umeda Garden Cinema – Osaka)
2012 – Angolo di rifrazione (Midosuji Festa – Osaka)
2012 – Angolo di rifrazione (Istituto Italiano di Cultura – Tokyo)
2012 – Akai (Isola del Giappone 2012 – Roma)
2010 – Kimono (Museo Nazionale di Arte Orientale – Roma)
2009/2010 – Il Tiro Della Grande Fune (Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia – Roma)
2009 – Iran (Parco degli Scipioni)
2009 – Il Divenire del Marmo insieme al maestro Itto Kuetani (Galleria Doozo – Roma)
2007 – Kao (Fotoleggendo – Roma)
2007 – I volti del Giappone (Museo delle Arti e Tradizioni Popolari – Roma)
2005 – Jazz Bit (La Palma – Roma)

Pubblicazioni e cataloghi
2012 – Monili e merletti di Pescocostanzo nella pittura del ’600 (Carsa edizioni)
2012 – Il Fatale mllenovecentoundici (Palombi Editori)
2012 – Arcipelago Mediterraneo – La Sardegna (Gangemi Editore)
2011 – Viterbo – La macchina di Santa Rosa (De Luca Editori d’Arte)
2010 – Maria Grazia Oppo – Riflessi di giunco (Gangemi Editore)
2010 – Iko Itsuki e Izumi Oki – La poesia della porcellana – L’anima del vetro (Gangemi Editore)
2009 – Toko Shinoda – La Linea e lo spazio (Gangemi Editore)
2009 – Itto Kuetani – Il sogno del bianco e le pietre del passato (Gangemi Editore)
2009 – Fondazione Italia Giappone – I primi dieci anni (Gangemi Editore)
2009 – Feste e Riti d’Italia – Sud 1 (De Luca Editori d’Arte)
2008 – Il Tiro della Grande Fune (Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia)
2008 – Abiti della Tradizione Valdostana (Priuli & Verlucca Editore)
2006 – Pontes – Ponti di Roma (Stampa Rotostampa)
2006 – I volti del Giappone (Museo delle Arti e Tradizioni Popolari)
2005 – Padiglione Italia – L’Arte del Vivere (Skira Editore)

Sede esposizione:
Millepiani Coworking, Via Nicolò Odero, 13 – 00154 Roma
Metro linea B fermata Garbatella / Bus linee 670, 673, 715, 716.

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