Migrantes di Flaviano Bianchini 
Migrantes di Flaviano Bianchini

Clandestino verso il sogno americano
Millepiani Coworking / Via Nicolo’ Odero n.13, 00154 Roma

Migrantes Flaviano Bianchini

>> Book Trailer / Diego Barsuglia – Photographer
Il libro racconta l’incredibile storia di Flaviano Bianchini nei panni di un migrante clandestino in viaggio attraverso il Messico per raggiungere gli Stati Uniti d’America.
Grazie alla sua lunga esperienza in America Latina, Flaviano Bianchini si è trasformato in Aymar Blanco, sudamericano nato a Pucallpa, nel cuore dell’Amazzonia peruviana, nullatenente con un sogno, lo stesso di milioni di sudamericani che ogni giorno si mettono in viaggio: il sogno americano.

Due giorni di galera in un luogo sconosciuto, un numero indefinito di assalti da parte di bande criminali e “legali”. E poi la fame, il freddo, il caldo, la sete e un muro da superare, da abbattere. Ho rischiato di morire molte volte – racconta Flaviano – nel buio del deserto, assiderato sulle montagne del Messico o di cadere dalla Bestia. La Bestia è il nome che i migranti danno a un treno merci che ti permette di attraversare un bel pezzo del Messico, ma lo si deve fare attaccati al tetto o tra i vagoni… bisogna sempre stare attenti a non addormentarsi, a non cadere, a non finire catturati. Anche attraversare il deserto non è stato facile. Camminavamo di notte, in silenzio e al buio per non farci scoprire. Siamo partiti in 25 e siamo arrivati in 19.

Flaviano Bianchini ambientalista e attivista per i Diritti Umani, redattore di peacelink.it, è il fondatore e direttore di Source International, un’organizzazione internazionale che difende le comunità locali dagli abusi delle grandi imprese estrattive.

Migrantes, l’incredibile storia di Flaviano e di un viaggio clandestino verso il sogno americano 
La prigione, la solitudine, le piaghe, gli assalti di bande criminali, la fame, il freddo, il   caldo, la sporcizia, la sete, la foresta, le montagne, il deserto e un muro da superare. Flaviano Bianchini a trent’anni decide di dire addio alla propria identità e al proprio passaporto per diventare Aymar Blanco, giovane peruviano in viaggio verso il sogno americano, da clandestino. 
>> L’intervista di Elena Tioli

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